ga('create','UA-81679614-1','auto');ga('send','pageview');

2 settembre 2016

Gnocco fritto


 Ricetta tipica dell'Emilia Romagna lo (o il, mi dicono) gnocco fritto è una golosità che assolutamente volevo provare. Li avevo assaggiati qua e là (anche in Piemonte alcuni ristoranti li propongono con gli antipasti affettati) e non vedevo l'ora di mettere le mani in pasta e farli da me. Beh la soddisfazione è stata tanta soprattutto perché li ho preparati per una serata tra amici e, come spesso mi capita, ho rischiato molto, con una ricetta che provavo per la prima volta. 
Per non saper né leggere né scrivere, tra la moltitudine di ricette che avevo scovato nel web, mi sono affidata al buon caro Giallo Zafferano e non me ne sono pentita. Ho solo trovato necessario aggiungere poca acqua ma, si sa, quando si tratta di lievitati le varianti che incidono sulla buona riuscita dell'impasto sono davvero tante e alla fine bisogna regolarsi un po' "a occhio". 

Per chi ancora non conoscesse lo gnocco fritto trattasi di pasta di pane nel cui impasto viene aggiunto strutto, viene stesa sottile pochi mm e ritagliata a rombi per poi essere fritta in olio profondo (o strutto). In cottura la pasta si gonfia creando le caratteristiche bolle e lasciando l'interno vuoto. Lo gnocco si apre in due proprio come un panino e si farcisce con salumi e formaggi a piacere.
Gli gnocchi fritti si servono come aperitivo o antipasto. Ma attenzione uno tira l'altro e si rischia di iniziare e concludere il pasto con loro!! Consiglio spassionato: fatene tanti!

INGREDIENTI (per 6/8 persone)
500 g di farina 00
180 g di acqua tiepida (io + 20 g circa)
4 g di lievito di birra disidrato (oppure 12 g di lievito di birra fresco)
1 cucchiaino di zucchero
10 g di sale
70 g di strutto

Olio di oliva o strutto, per friggere 

PROCEDIMENTO 

- Mescolate in una ciotola il lievito (se utilizzate quello fresco sbriciolatelo), 50 g di acqua presa dal totale e lo zucchero fino a sciogliere bene tutto. Aggiungete quindi due cucchiai colmi di farina presa dal totale e mescolate ancora bene. Lasciate riposare per circa 30 minuti il lievitino.

- Se per l'impasto utilizzate la macchina del pane versate nella vaschetta i 130 g di acqua rimanente, sopra la farina, praticate un incavo che contenga il lievitino preparato precedentemente e versatevelo. Dalla parte opposta fate un buchino e versate il sale. Unite anche lo strutto a pezzetti. 
Azionate la macchina impostando il programma per lievitati salati. Come sempre date una controllata all'andamento dell'impasto perché potrebbe essere necessario aggiungere acqua e/o farina. Nel mio caso ho dovuto aggiungere circa 20 g di acqua. Dopo qualche minuto dovete iniziare a vedere l'impasto che si compatta (sia pur rimanendo morbido) e che si stacca dalle pareti della vaschetta con facilità non lasciando tracce di farina sulle stesse.
Una volta appurata la corretta consistenza della pasta, lasciate lavorare il programma compresa la lievitazione. L'impasto dovrà triplicare il suo volume. Io ho lasciato lievitare la pasta nella vaschetta anche a programma concluso per un'ulteriore mezz'ora (quindi in totale la lievitazione è durata solo un'ora e mezza - la magia della mdp!)

- Se invece utilizzate il metodo tradizionale versate la farina in una ciotola capiente, unite il lievitino, lo strutto, il sale sciolto nell'acqua rimanente. Impastate fino a completo assorbimento del liquido. Trasferite sul piano di lavoro e lavorate fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo.
Trasferite la palla ottenuta in una ciotola infarinata, incidete una croce con una lama liscia e coprite con pellicola trasparente. Lasciate lievitare in luogo tiepido e al riparo da correnti d'aria (nel forno spento con la lucina accesa, per esempio) fino a quando l'impasto avrà triplicato il suo volume (circa 4 ore).

- Stendete l'impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato fino ad uno spessore di circa 3 mm.
Ricavate i rombi con una rotella tagliapasta.

- Preparate una pentola con olio profondo (o strutto) bollente. Fate friggere pochi rombi per volta per pochi secondi (fino a quando si formeranno le caratteristiche bolle). Scolateli con una schiumarola e fateli asciugare su carta assorbente distribuendoli in un solo strato. Una volta assorbito l'unto in eccesso si possono anche impilare.

- Serviteli ancora caldi accompagnati da affettati misti e/o formaggi. 




Nessun commento:

Posta un commento

Cosa ne pensate? Lasciatemi il Vostro graditissimo commento se Vi va... ;)