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11 gennaio 2016

Challah al miele con mele e mandorle




Ecco cosa serviva al mio giovane blog: un lievitato dolce. Toh, guarda caso, la sfida del mese del mitico gruppo Re-cake 2.0 è la Challah, il pane dolce del sabato,  il dolce preparato per onorare il giorno di festa del popolo ebraico.

E ancora una volta Re-cake mi spinge a scoprire una tradizione ed una ricetta che non conoscevo. Culture, usi e costumi religiosi si rispecchiano e si fanno spesso rappresentare dai cibi. 
La Challah ne è un esempio. E come tutte le preparazioni tipicamente ebraiche deve rispettare rigide regole negli ingredienti e nel procedimento.

Ma questo, Re-cake intendo, è un gioco.
Serio, professionale, didattico (almeno per me!) ma anche leggero e divertente. Le regole ci sono, ma sono quelle del gioco. Quindi non mi addentrerò nei principi che un ebreo osservante deve tenere ben presente nel cucinare il pane dello Shabbat.
Mi atterrò alla sfida del mese, la cui locandina recita così:

La Challah spiegata nel blog Re-cake

Il risultato mi ha davvero sorpreso per bontà, morbidezza, gusto equilibrato. 
Sono entusiasta di questa ricetta, e molto soddisfatta del mio Challah!
Rispetto alla locandina ho apportato solo una modifica alla farina (io un mix di farina 0 e farina integrale) e aggiunto la farcia a base di mele e mandorle.
Per formare le rose mi è stato molto utile il mini video di Giulia, una delle admin del gruppo.
A me è avanzato dell'impasto e così ho pensato di fare anche una piccola treccia a tre.
Ma vi riassumo tutto nel dettaglio, indicando le mie variazioni e aggiunte in corsivo sottolineato, per chiarezza.

Challah al miele, con mele e mandorle

INGREDIENTI (per una Challah di 24 cm di diametro)
500 g di farina (io ho utilizzato 415 g di farina 0 e 85 g di farina integrale)
10 g di sale
25 g zucchero semolato
9 g di lievito secco attivo (io 7 g)
1 uovo grande
40 ml di olio vegetale
40 g miele
60 ml di acqua tiepida (io circa il doppio, dipende dalla farina che utilizzerete)
2 cucchiai di miele diluito con 1 cucchiaio di acqua bollente
Per la farcia (aggiunta mia)
1 mela
2-3 cucchiai di marmellata di albicocche biologica
una manciata di mandorle spelate.

Per la treccia (fuori gara, con l'impasto avanzato)
2 cucchiai di marmellata di albicocche biologica
cannella in polvere q.b.
qualche mandorla come decorazione
1 cucchiaio di miele diluito con un goccio di acqua bollente per la glassa.

PROCEDIMENTO
Ho utilizzato per l'impasto la mia ormai inseparabile macchina del pane, quindi inserito ingredienti liquidi, sale, zucchero, olio, miele, successivamente farina e per ultimo il lievito. Programmato quindi l'impasto per dolci che prevede un'ora di lievitazione.

Il procedimento classico prevede invece di setacciare la farina nella ciotola, aggiungere il sale e mescolare bene. Aggiungere il lievito e mescolare ancora fino a quando sarà completamente incorporato. Aggiungere lo zucchero, l'uovo, l'olio e il miele e impastare.



Aggiungere gradualmente l'acqua fino a quando l'impasto è morbido. Come dicevo nel mio caso mi sono accorta che l'acqua indicata (60 ml) era insufficiente e ne ho aggiunta poca per volta fino a quando l'impasto non mi è sembrato sufficientemente idratato ma non appiccicoso (in questo vado molto a occhio!).
Sempre in assenza della macchina per il pane, per la prima lievitazione, ungere una ciotola con un po' olio, formare una palla con l'impasto, ungere leggermente anche l'impasto, coprire con pellicola e lasciare lievitare fino al raddoppio, circa un'ora, un'ora e mezza.

Nel frattempo ho preparato la mela. L'ho lavata, tolto il torsolo e, senza sbucciarla, tagliato con una mandolina a fettine sottilissime che ho poi tenuto a mollo in poca acqua e limone per non farle annerire.

Rivestire una teglia con carta da forno e ungere i lati.
Mettere al centro della teglia un coppa pasta di 5 cm di diametro (io non avendolo ho utilizzato uno stampino per mini- crostatine un filino più grande)
Terminata la prima lievitazione, dividere l'impasto in 2 parti uguali e stendere ogni parte fino a quando non si raggiunge uno spessore di mezzo cm (o anche meno, io intorno ai 2 mm)


Con un coppa pasta, ricavare dei cerchi di circa 12 cm di diametro (io un taglia biscotti da 10 cm)
Per fare le rose: prendere quattro cerchi (che io ho spennellato con la marmellata) e metterli in fila (alternandoli con una fettina sottile di mela nel mio caso, come da foto) uno sopra l'altro, affinché ogni cerchio si sovrapponga a quello sotto di esso in parte e, a partire dal cerchio più in basso, arrotolare la pasta a formare un cilindro. 
Per stringere il cilindro, rotolare delicatamente sulla superficie di lavoro.


Usando un coltello affilato, tagliare il rotolo a metà. Posizionare ogni pezzo, con il lato piatto verso il basso nella teglia, lasciando circa 2-3 cm tra loro.
Ripetere i passaggi precedenti per fare abbastanza rose per riempire la teglia. Potete posizionare ora una mandorla al centro di ogni rosa ( io qui mi sono dimenticata e l'ho fatto dopo).


Come dicevo sopra, mi è avanzato dell'impasto ed ho pensato di farne una treccia composta da soli tre filoncini di pasta. Ho tirato i cilindri di pasta, li ho appiattiti con il mattarello, spennellati di marmellata e cosparso di un poco di cannella. Arrotolati nuovamente a riformare il cilindro e quindi intrecciati. Posizionato in uno stampo piccolo da plumcake. Inserito qualche mandorla e messo a lievitare.



Coprire e lasciare lievitare entrambe al caldo (io forno spento con luci a accesa) per 30-40 minuti.
Ecco la mia dopo la seconda lievitazione:



Scaldare il forno a 180 °C. Nella Challah di rose ho messo le mandorle prima di infornare. Cuocere per 20-25 minuti fino alla doratura (utilizzare un foglio di alluminio appoggiato sopra in caso dovesse colorire troppo troppo in fretta).



Durante la cottura, preparare la glassa: mescolare il miele con l'acqua bollente. Quando la Challah è cotta spennellarla con la glassa di miele.




Lasciare la Challah a raffreddare un po' e poi toglierla dalla teglia usando un coltello affilato e spostare delicatamente su una gratella a raffreddare completamente.






È meglio mangiare la Challah lo stesso giorno in cui si fa (e vorrei vedere chi riesce a resistere!!) tuttavia, può essere preparata prima, avvolta nella pellicola e congelata per un mese.



Se non si amano i dolci troppo dolci , evitare la glassa di miele e spennellare la Challah con un uovo diluito con un cucchiaio di acqua appena prima della cottura.


Grazie alle ragazze Re-cake per avermi fatto scoprire questa ricetta!!  Alla prossima sfida!! :)

Elena.


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