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22 dicembre 2015

Pan di zenzero e un albero di stelle.



Non ho resistito. Anche quest'anno non ho saputo rinunciare al profumo di zenzero che si diffonde per casa, all'atmosfera natalizia che incredibilmente questi biscotti sanno regalare.

Li avevo già fatti l'anno scorso ed erano finiti in parte sull'albero che vedete nella foto, sotto forma di stelline.  Poi non sono riuscita a scrivervi la ricetta. Quindi eccomi qui.



L'albero, che mi aveva ispirato Enrica, c'è ancora! Si è conservato quasi intatto al di là di ogni più rosea previsione! Quindi sappiate che, se vi viene voglia di provare  a realizzarlo anche voi, potrete goderne anche il prossimo Natale. Basterà conservarlo ben avvolto in un foglio di carta velina e dentro un sacchetto di plastica, in un luogo riparato da sbalzi termici. 
Ovviamente i biscotti non saranno più commestibili ma ancora potrete sentirne il profumo! 

La ricetta che utilizzo è di un tal Montersino (tanto per cambiare direte voi!) che non mi ha deluso nemmeno questa volta: i biscotti sono davvero buonissimi e per niente gommosi (come in altre ricette del Pan di zenzero), le spezie si sentono in modo deciso ma ben equilibrato. Un'ottima ricetta per provare i biscotti che forse rappresentano più di tutti il Natale!
Io quest'anno ho cambiato soggetto e sono andata sui classicissimi omini. A voi la scelta e... la fantasia! :)


Vi lascio poi anche il procedimento che ho seguito per realizzare l'albero... Non è mai troppo tardi per un addobbo in più che potrete utilizzare anche come centro tavola durante i vostri pranzi e cene di questi giorni di festa e trovarlo già pronto l'anno successivo, come è successo a me! ;)

INGREDIENTI
Per i biscotti Pan di zenzero di Montersino (metà dose)
180 gr di zucchero di canna grezzo
55 gr di zucchero semolato
180 gr di burro a temperatura ambiente
5 gr di cannella in polvere
12,5 gr di zenzero in polvere
45 gr di uova
12,5 gr di latte intero
360 gr di farina (io metà 0 metà 00)
5 gr di lievito per dolci
1 gr di sale

PROCEDIMENTO
1. In una ciotola capiente (o in planetaria) inserire il burro morbido e lavorare fino a renderlo cremoso, aggiungere lo zucchero di canna e semolato, le spezie ed il sale.
2. Sbattere a parte leggermente le uova e il latte e versarli a filo nel composto.
3. Unire infine la farina setacciata con il lievito e amalgamare bene.
4. Creare il panetto, stenderlo tra due fogli di carta forno e riporre in frigorifero per un paio d'ore.
5. Accendere il forno a 170 °.
6. Riprendere il panetto, lavorarlo velocemente per renderlo stendibile col mattarello. Stendere quindi allo spessore di 4 mm circa.




7. Formare i biscotti nelle forme desiderate e sistemare su una teglia rivestita da carta da forno. 8. Cuocere per circa 20 minuti (nel mio forno ne sono bastati 17, controllate che non colorino troppo).
9. Far raffreddare su una gratella per dolci.

Per decorare con la ghiaccia reale
20 g di albume a temperatura ambiente
55+55 g zucchero a velo
2/3 gocce di limone
2 g di cremor tartaro (facoltativo)
Inserire in una ciotola metà dello zucchero con il cremor tartaro, unire l'albume e sbattere con le fruste elettriche per un paio di minuti. Aggiungere l'altra metà dello zucchero a velo setacciato e le gocce di limone e lavorare il composto con le fruste, fino a quando non si ottiene un composto ben sodo, liscio e lucido come una meringa.
Inserire la ghiaccia in una sac à poche con bocchetta piccola, in una penna da decoro o in un cono di carta forno con la punta tagliata.
Decorare i biscotti a piacere.
I miei sono bruttini,   confesso di averli decorati un pò di fretta, sicuramente un bimbo saprà far meglio!  ;)

Per l'albero vi serviranno:
Un cono di polistirolo alto 25 o 30 cm (lo trovate in merceria o nei negozi di fai - da - te)
Pasta di zucchero (in vendita si trovano confezioni da 300 g in panetto o da 450 g già stesa)
1. Rivestite il cono con la pasta di zucchero e lasciate asciugare bene (anche una giornata)
2. Utilizzate la ghiaccia per fissare i biscotti al cono, premendo per far aderire bene. Lasciare asciugare.
3. Potete utilizzare la pasta di zucchero avanzata, colorandola con colorante alimentare e realizzando delle altre formine da inserire a completamento del vostro alberello di biscotti.

NOTA: I lavori in pasta di zucchero (e le decorazioni in genere) non sono il mio forte,  infatti si vede vero?! Colorarlo poi per fare le stelline rosse (che rosse non sono mai diventate in realtà!)  si è rivelata una piccola impresa! Ma voi sarete sicuramente più bravi ed esperti di me anche se, tutto sommato, questo effetto "naif" non mi è dispiaciuto! :D

I prossimi giorni saranno caotici per tutti immagino quindi ne approfitto ora per augurare a tutti un sereno Natale, giorni di festa vera nel cuore e un inizio d'anno pieno di speranze ben riposte!!
BUONE FESTE! Elena. 



19 dicembre 2015

Semplicemente... Pan di Spagna.


Uova, farina e zucchero. Tre ingredienti che miscelati tra loro danno vita al "principe della pasticceria": il Pan di Spagna, la base forse in assoluto più utilizzata in pasticceria.

Di ricette di pds c'è ne sono miriadi perché se è vero che gli ingredienti sono quelli, è pur vero che possono essere combinati in proporzioni diverse tra loro dando origine alle tre principali tipologie di pan di Spagna (montata leggera, media o pesante) a seconda dell'utilizzo che se ne deve fare. Esistono inoltre numerose varianti che prevedono l'utilizzo di ingredienti quali la fecola, gli amidi,  il burro, la frutta secca in polvere, il cacao, il cioccolato. 

Di per se nulla di difficile nella preparazione, ma come ogni cosa semplice nasconde delle insidie.
Basta però seguire scrupolosamente poche essenziali regole ed il vostro pan di Spagna sarà perfetto! Provo a riassumerle:

14 dicembre 2015

Alberelli di... cocco!


Questi dolcetti li faccio da tempo, sono tra i più semplici e veloci che si possano sfornare (pochi ingredienti, tre minuti di preparazione e 10 minuti di cottura!) e nello stesso tempo piacciono a tutti, ovviamente agli amanti del cocco in particolare. In più non prevedono l'uso di farina.

Sbirciando su internet sono capitata sul sito di Martha Stewart. Sapevo che questi biscottini fossero una sua idea ma lì ho trovato questo simpatico spunto per realizzarli a forma di alberello di Natale.  

L'anno passato ero ispirata dalle stelle. Quest'anno evidentemente dall'albero. Così dopo gli alberelli di pere rivestite di brisè ecco gli alberelli di cocco!


INGREDIENTI (per circa 24 alberelli)
Cocco (farina o cocco rape') 95 g
Zucchero 70 g
Albume grande 1
Sale 1 pizzico
Estratto di vaniglia 1/2 cucchiaino (facoltativa)

Per la copertura:
Cioccolato bianco e/o zucchero a velo
In alternativa, per la base: Cioccolato fondente.

PREPARAZIONE
In una ciotola inserite il cocco, lo zucchero, l'albume precedentemente sbattuto leggermente, la vaniglia ed il pizzico di sale.
Mescolate con una forchetta e poi con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo. Sarà sbricioloso e slegato.  È giusto così.

Ora foderate una leccarda di carta forno. Accendete il forno a 160 gradi. 

Prendete circa due cucchiaini di composto con la mano destra e appoggiandoli sul palmo della mano sinistra formate gli alberelli, senza premere troppo, anche se sono un pò traballanti saranno carini lo stesso e soprattutto una volta raffreddati saranno perfettamente maneggiabili.
Posate quindi ogni alberello sulla teglia anche senza distanziarli molto perché non cresceranno in cottura.


Infornate per 10 minuti circa nella parte bassa del forno. Saranno pronti quando la base dell'alberello inizierà a colorire.

Una volta sfornati non toccate assolutamente per qualche minuto, fino a quando non si saranno raffreddati perché saranno fragili fino ad allora.



Io, come vedete, li ho appoggiati su una gratella con un piatto sotto e ho fatto colare con un cucchiaino poco cioccolato bianco che avevo fuso (per questa quantita vi serviranno circa 50 g di cioccolato). Qualcuno l'ho invece immerso per la base in poco cioccolato fondente e poi cosparso di zucchero a velo.


Se preferite andra' bene anche solo la spolverata di zucchero a velo o anche nulla, ma l'effetto alberello innevato a me piace davvero un sacco. E poi cocco e cioccolato si sa, stanno a meraviglia insieme! Insomma sbizzarritevi!

NOTA
- Gli alberelli di cocco si conservano anche una settimana ben chiusi in una scatola di latta. Non sono un'idea carina da regalare? ;)



E con i biscottini natalizi non ho ancora finito....
A presto! Elena.




Biscotti sablés alla cannella


Sono in fissa con la cannella ultimamente. 
Sto provando tutti i biscotti alla cannella di cui trovo la ricetta. 
Questi sables, la cui ricetta base ho trovato su GZ, aromatizzati in modo deciso con la cannella e contornati di granelli di zucchero di canna sono deliziosi.
Senza uova, sono davvero semplicissimi da fare, l'unica accortezza è la cottura. Se li cuocerete troppo infatti diventeranno molto duri e andranno bene solo per l'inzuppo. Controllateli a vista la prima volta (provate con uno solo magari e annotatevi il tempo che il vostro forno richiede).

INGREDIENTI
Burro morbido 230 g
Farina 00 320 g
Zucchero semolato 100 g
Cannella in polvere 5 g
Vaniglia 1/2 cucchiaino di estratto o i semini di 1/2 bacca
Sale 1 pizzico
Zucchero di canna per la copertura q.b.

Utilizzando un mixer (o delle fruste elettriche se non lo avete) riducete in crema il burro ammorbidito con lo zucchero semolato, il sale e l'estratto di vaniglia.
Unite la farina setacciata con la cannella e procedete fino ad ottenere un impasto composto di briciole.



A questo punto conviene trasferire il tutto su una spianatoia appena infarinata. Compattare quindi con le mani fino a renderlo liscio, fate un panetto piatto e avvolgetelo nella pellicola. Mettetelo a riposo in frigorifero per almeno mezz'ora.

Modellate quindi l'impasto a formare 3-4 cilindri di diametro circa 3 cm che avvolgerete nella pellicola e riporrete a riposare in frigo per almeno 3 ore.


Poco prima di estrarre i cilindri dal frigo preparate un piatto con qualche cucchiaio di zucchero di canna.
Quindi rotolare i cilindri nello zucchero fino a farlo ben aderire alla superficie.


Dividete quindi i cilindri in dischi dello spessore di circa 1,5/2 cm, adagiate i biscotti ottenuti su di una teglia foderata di carta da forno e infornateli in forno già caldo a 200° per circa 12 minuti o comunque fino a quando risulteranno leggermente dorati. 

Sfornateli e trasferiteli su di una gratella fino a quando non si raffreddano prendendo la loro caratteristica consistenza "sabbiosa".


Questi sables alla cannella si conservano bene per una settimana ben chiusi dentro una scatola di latta o in un barattolo di vetro a chiusura ermetica. Questo li rende buoni candidati per i regalini golosi di questo Natale.


NOTE
- I cilindri crudi e avvolti nella pellicola possono essere conservati in freezer e preparati all'occorrenza dopo averli fatti scongelare in frigo e poi passati nello zucchero di canna. 
- I miei qui sono rimasti in forno un paio di minuti in più per questo sono così scuri (anche la foto fa la sua parte, scusate ma ormai posso fotografare solo con la luce artificiale visto il tempo di questi giorni).

Vado a sfornare altri biscotti... e voi? 
Ciao,  Elena.




6 dicembre 2015

Cookies


Molti di voi avranno già iniziato a pensare ai regalini di Natale. Negli ultimi anni io ormai faccio solo pensierini home made e trovo in particolare che i biscotti siano un ottimo modo per augurare con dolcezza ai nostri cari buone feste e un pò di tenerezza in più nelle vite di tutti.

Tanto per non smentirmi, anche questa volta mi sono affidata ai miei libri dello Chef pasticcere Montersino ed in particolare a "Le dolci tentazioni" per questi biscotti che non potevano mancare nella mia lista dei regali da impacchettare. 

I classici cookies americani sono biscotti molto facili da preparare. Della serie: ingredienti nella ciotola, mescola, forma e inforna.

Montersino consiglia di inserire il composto finito in una sacca da pasticcere con bocchetta liscia per poi formare degli spuntoncini direttamente in teglia.
Ho letto che qualcuno preferisce mettere l'impasto in frigo a riposo come una frolla normale per poi stenderlo tra due fogli di carta forno e copparlo con gli stampini desiderati. Proverò.  Per ora credo di averli già formati in tutti gli altri modi possibili. 

Con la sacca (io ho preferito senza beccuccio) otterrete dei cookies piu regolari e dalla forma più simile a quella tradizionale.
Aiutandovi semplicemente con due cucchiaini e formando mucchietti irregolari avrete biscotti dall'aspetto più rustico ma che a me sembrano tanto carini lo stesso!
Potrete inoltre formare delle palline con le mani magari schiacciandole leggermente una volta appoggiate sulla teglia. Qualcuno utilizza il fondo di un bicchiere per questo passaggio e per ottenere cookies più piatti e quindi più simili agli originali americani.

Insomma qualunque metodo vorrete adottare il risultato saranno sempre dei biscottini deliziosi, che poi è quello che ci interessa di più no? ;)

1 dicembre 2015

Alberelli di Natale con sorpresa

Pere farcite e "travestite" da albero di Natale


Bimbi del Monferrato, un interessantissimo giornalino on-line che si occupa di attività, servizi e territorio dedicato a chi ha o semplicemente ama i bambini, mi ha chiesto di donare una mia ricetta al numero di Natale. 

Ho pensato a questi simpatici alberelli che nascondono una sorpresa buona e golosa e in più sono divertenti da creare insieme ai vostri bambini.

 

In questa versione ho utilizzato, per la farcia, ricotta e noci ma ovviamente potete variare formaggio e frutta secca come più vi aggrada. Potete inoltre farle in versione "dolce" cambiando la farcia e sostituendo il sale con lo zucchero.
Le pere più indicate sono le Maderna perché adatte alla cottura, abbastanza piccole e dalla forma piuttosto tondeggiante.
Vi riporto la ricetta della pasta che ho già utilizzato qui, innamorandomene follemente. In alternativa potete utilizzare anche un rotolo di brisè pronto (rimane tra noi non preoccupatevi! ;))

28 novembre 2015

Girelle sfiziose, con la mozzarella nell'impasto (ricetta di L. Montersino)


Queste girelle, ideate da Luca Montersino (ebbene si ormai sono malata di montersinite! ), le vedo benissimo su una tavola addobbata a festa!


La loro originalità risiede nel fatto che la mozzarella non è nel ripieno ma nell'impasto. Questo fa si che rimangano molto soffici e che si sciolgano letteralmente in bocca!
Oltre ad essere squisite sono semplici da preparare e molto pratiche in quanto possono essere congelate sia prima di essere tagliate che dopo essere state cotte. In pochi passaggi potete così avere sempre a disposizione un aperitivo originale e goloso.

Possono essere inoltre personalizzate con il condimento preferito (basta che non sia troppo liquido).

Servite tiepide, infilzate su uno spiedino, a simulare tanti lecca-lecca colorati, sono un ottimo modo per aprire i pranzi e le cene dei giorni di festa con i vostri bambini!

20 novembre 2015

Piccole meringhe (o spumiglie)


Le meringhe mi hanno terrorizzato a lungo. Non mi decidevo a provarle. Che poi, alla fine, quando l'ho fatto, non ci ho trovato nulla di cosi difficile. 
Vabbè la sac a poche all'inizio non si e' rivelata proprio un'amica. E ancora spesso ci litigo. 
Ma quel che conta è il gusto no? E sapete che vi dico? Sanno proprio di meringa!
E poi così piccoline. Una tira l'altra.

È la ricetta più sfruttata per l'utilizzo di albumi avanzati e, con le dovute solite cautele nell'utilizzo di ciotole e attrezzi, anche una ricetta gluten-free.

Le dosi per le meringhe sono sempre:
x = peso albumi
2x= peso zucchero (semolato o a velo). 

Ai due ingredienti essenziali c'è chi aggiunge qualche goccia di limone (sembrerebbe rendere più lucida la meringa e attenuare il gusto di uovo - che assolutamente io non sento, per cui ometto). All'impasto inoltre viene aggiunta vaniglia (i semi della bacca) o altri aromi a piacere.
In questo caso per esempio io ho aromatizzato una parte con della cannella in polvere e l'altra con vaniglia cospargendo poi quest'ultima con poco cacao amaro prima di infornare.

INGREDIENTI 
( per circa 70 spumiglie)
100 g di albumi (a temperatura ambiente)
200 g di zucchero semolato (da dividere in due tempi 100g+100g)
vaniglia (semi di mezza bacca)
cannella in polvere (la punta di un cucchiaino)
cacao amaro in polvere (per spolverizzare - ne basta davvero pochissimo)


PREPARAZIONE
Innanzitutto,  visto che la preparazione è piuttosto veloce, scaldate il forno a 100 gradi. In questo modo il forno sarà pronto al momento opportuno. 

Nel frattempo iniziate a montare gli albumi con i primi 100 g di zucchero.
Montate fino ad avere una massa montata fermissima (quando vi fermate il composto dovrà rimanere attaccato alla frusta e non colare).
Io utilizzo delle comuni fruste elettriche. Se avete la planetaria meglio ancora.
Raggiunta la giusta consistenza aggiungete gli altri 100 g di zucchero un pò per volta e continuate a mescolare ancora qualche minuto.

Se volete variare l'aroma delle vostre meringhe, come ho fatto io, suddividete ora il composto in contenitori diversi.
Unite ad ogni porzione l'aroma scelto (io vaniglia da una parte e cannella dall'altra) e mescolate con una spatola delicatamente senza smontare tutto.

Inserite i composti ognuno in una sacca da pasticcere (sono molto pratiche quelle usa e getta che trovate nei supermercati) e componete direttamente su una teglia da forno, precedentemente coperta con carta forno, le vostre spumiglie. 
Con queste dosi, e facendole piuttosto piccole, a me ne sono venute due teglie.


Spolverizzate ora leggermente con il cacao le spumiglie alla vaniglia. 
Infornate per circa 3 ore inserendo il manico di un cucchiaio di legno tra lo sportello e il forno. In questo modo saranno al sicuro dal loro nemico numero uno: l'umidità. 


Se il vostro forno riscalda più del normale vi consiglio di porre un'altra teglia al livello superiore rispetto a quella con le meringhe.
La meringa sarà pronta quando si stacchera' agevolmente dalla carta forno e all'assaggio il suo interno sarà asciutto e croccante. Se risulta gommoso deve cuocere ancora. 



NOTE
- Gli albumi devono essere "puliti". Qualche traccia seppur minima di tuorlo potrebbe seriamente compromettere la buona riuscita delle meringhe.
- Potete ovviamente sostituire la cannella con il vostro aroma preferito o anche aggiungere all'impasto, insieme all'aroma, una manciata di gocce di cioccolato. 
- Se non volete usare la sac a poche potete aiutarvi con due cucchiaini (o cucchiai se le volete più grandi). Non saranno "modaiole" ma saranno ugualmente buone! ;)
- Potete mangiarle così, accompagnarle al caffè o ad una cioccolata calda,  utilizzare per le vostre ricette golose o regalare in un bel barattolo o in una scatola di latta. Si conservano così anche due settimane! Pensateci per i regalini di Natale!


Dolce fine settimana.
Elena. 

















19 novembre 2015

Budino al cioccolato (di L. Montersino)


Da bambina il mio papà, in pomeriggi come questo (convinto, non so per quale strana ragione, che fossi denutrita) si metteva ai fornelli e mi preparava il budino al cioccolato.

Non ricordo il gusto ma solo i profumi che si diffondevano per casa mentre con amore rimestava il preparato pronto.

Ricordo che per farlo freddare più velocemente lo metteva in un piatto fuori, sul davanzale della finestra. (Un piatto fondo pieno di budino. Ma vi rendete conto? E poi ditemi se potevo essere magra :-D).

A volte ora mi chiedo se avesse avuto questa ricetta allora. Sicuramente avrebbe provato ancora più gioia nel prepararmelo. E io ora oltre a tutto quell'amore e quel profumo potrei avere anche il ricordo di un gusto delizioso.
Ma ora per quello non c'è bisogno di scavare nei ricordi. Eccolo.

15 novembre 2015

Angel food cake: una nuvola di dolcezza (gluten-free)

Sul muro c'era scritto col gesso 
vogliamo la guerra.
 Chi l'ha scritto 
è già caduto. 
(...)
La guerra che verrà
non è la prima. Prima 
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell' ultima 
c'erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente. (...)
(Da "Sul muro" di B. Brecht)

Una delle poche poesie che ricordo ancora dai tempi della scuola. Mi aveva colpito perché già allora incarnava il mio pensiero.
Non voglio aggiungere altro. Passo all'unica cosa che so fare bene (almeno credo) e che mi dà senso di pace, sperando di trasmetterne un pò anche a chi passerà da qui in queste giornate tristi.
Questa non è una torta.  È una nuvola.

Senza burro, senza olio, senza tuorli, senza lievito. Zucchero (tanto), albumi e poco piu'
Molto buona. Più buona di quel che potete immaginare. 
E d'altra parte se è stata chiamata "cibo degli Angeli" un motivo ci sarà. 


INGREDIENTI
(Per uno stampo a ciambella da circa 20 cm di diametro)
360 g di albumi (io 340 g - tutti quelli che avevo!)
200 g di zucchero semolato + altri 150 g (io 100 g)
5 g di cremor tartaro
150 g di farina 180 W (io farina di riso)
30 g di liquore all'amaretto (io 30 g di alchermes)
2 g di scorza di limone
2 g di sale
Semi di 1 bacca di vaniglia (io vaniglia in polvere)
zucchero a velo (per spolverare) 

Ho montato a neve gli albumi con i 200 g di zucchero versato poco per volta (io uso solo una frusta elettrica quindi avrò lavorato gli albumi 10 minuti buoni. Se avete una planetaria farete molto prima, comunque dovrete ottenere un composto molto sodo, tipo meringa)


In un'altra ciotola ho setacciato farina di riso e cremor tartaro. Ho unito altri 100 g di zucchero, le zeste di limone, il sale e la vaniglia.

Ora si devono unire i due composti. Utilizzate una spatola e unite al composto secco pochi albumi montati per volta, con movimenti molto delicati dal basso verso l'alto. Non si deve avere fretta nel fare quest'operazione, pena la cattiva riuscita della torta. 
Per ultimo unite il liquore scelto e continuate a mescolare con i soliti movimenti lenti e delicati per non smontare il composto. Questo l'aspetto del mio impasto:


A questo punto ci vorrebbe lo stampo apposito (quello per ribaltare il dolce, con piedini e base removibile). Io per il momento non ce l'ho e quindi ho utilizzato uno stampo a ciambella dai bordi molto alti.
Lo stampo non va assolutamente imburrato!
Ora l'ideale sarebbe inserire l'impasto nello stampo aiutandosi con una sacca da pasticcere onde evitare che rimangano bolle d'aria all'interno del dolce.
Confesso di aver rischiato: ho versato poco composto per volta nello stampo e a mano a mano ho livellato con una spatola, con delicatezza.
Prima di infornare si presentava così:


Preriscaldare il forno a 170 gradi e sfornare dopo circa 30 minuti (a me son serviti 35 min). Verificate con uno spiedino.
Tolta la torta dal forno bisognerebbe rovesciare lo stampo (quello di cui parlavo prima, con i piedini) e far raffreddare capovolta.
Nel mio caso ho aspettato una decina di minuti, rovesciato in un piatto e fatto intiepidire nello stampo.  A questo punto ho passato una lama tutto intorno e dato qualche colpetto ai lati. La torta si è quindi staccata,  sebbene lo strato più superficiale sia rimasto, in parte, attaccato alla teglia. 





Si serve accompagnandola con un pò di panna, una salsa al cioccolato o alla frutta, ma anche così com'è, solo cosparsa di zucchero a velo. 
Sarà comunque una lieta, dolce sorpresa. 

Buona domenica di pace.
Elena.












13 novembre 2015

Crema pasticcera al microonde (ricetta di L. Montersino)


Che io nutra una profonda ammirazione per lo chef pasticcere Luca Montersino ormai lo avrete capito.
Qui voglio parlarvi della sua interpretazione di una delle preparazioni base più conosciute e replicate quotidianamente nelle nostre cucine, la crema pasticcera.

Se non possedete un microonde vi consiglio la sua crema pasticcera col metodo classico. Che poi tanto classico non è se non nel fatto che viene cotta sul fuoco. Dosaggio ingredienti e procedimento ne fanno una ricetta preziosa.

Ma se invece il microonde lo avete (e magari lo utilizzate, come me fino a poco tempo fa, solo per scaldare o per sciogliere il cioccolato) ecco arrivato il momento di dargli un perché.


Si fa praticamente da sola.
Si sporca una ciotola e una frusta.
In dieci minuti al massimo (compreso il tempo per preparare gli ingredienti) avrete una crema perfetta.
Quasi quasi meriterebbe da sola la spesa del microonde.
Esagero?
Provate e poi fatemi sapere. ;)

INGREDIENTI
150 g di tuorli (7-8 circa)
150 g di zucchero semolato
18 g di amido di mais
18 g di amido di riso
Semi di mezza bacca di vaniglia (io la punta di un cucchiaino di vaniglia in polvere bio)
Un cucchiaino di buccia di limone grattugiata
400 ml di latte intero fresco +100 ml di panna fresca*

*(Se vi doveste trovare momentaneamente sprovvisti di panna potete anche utilizzare 500 ml di solo latte. Consiglio comunque di metterla se si può! )

Nella ciotola che poi dovrete inserire in microonde (io ho utilizzato una pirofila in pirex) pesate i tuorli, aggiungete lo zucchero e mescolate velocemente con una frusta a mano senza montarli.
Unite gli amidi, la vaniglia, le zeste del limone e mescolate ancora.
A questo punto versate a filo il latte e la panna continuando a mescolare fino ad avere un composto omogeneo.

Ponete la ciotola nel microonde per 2 minuti alla massima potenza.
Estraete la ciotola e mescolate velocemente con una frusta a mano.
Reinserite nel microonde altri 2 minuti sempre alla potenza massima.
Estraete e mescolate.
Ripetete questa operazione fino a quando mescolando non noterete che la crema si è addensata.


Consiglio: dopo la terza infornata, ogni volta per 2 minuti, se necessario infornate solo 30 secondi, mescolate, altri 30 secondi e così via fino a fine cottura.
Col mio forno ci vogliono 7 minuti in tutto. Ma dipende dalla potenza, quindi la prima volta meglio procedere per piccoli passi.

Quando avrete raggiunto la giusta consistenza coprite subito con pellicola a contatto e fate raffreddare velocemente inserendo la ciotola in un contenitore più grande nel quale avrete messo acqua e ghiaccio.
In questo modo, abbattendo la carica batterica, la vostra crema si conserverà perfettamente fino a 5 giorni in frigorifero.

Dolcissimo week end.
Elena.






10 novembre 2015

Pizzette da rosticceria per i giorni di festa


Queste non sono le solite pizzette. Giuro.
Sono delle nuvole di morbidezza al gusto di pizza. Con quel pizzico di dolce che le rende simili a quelle che, da bambina, la mamma mi comprava in una rosticceria famosa della mia città.
Chi è di Alessandria e dintorni e più o meno della mia leva si ricorderà del "Gatto Nero".
Per me, già allora, le due parole non erano sinonimo di sfortuna, anzi.
Non dimenticherò mai i cannoli siciliani con cui a volte avevo la fortuna di far colazione e, appunto,  i vassoi di pizzette che erano il lusso concesso ai giorni di festa.

Purtroppo quella rosticceria ha chiuso ormai da tempo.
Girovagando nel web in cerca delle pizzette perfette mi sono imbattuta però in questa ricetta di Nanino che ringrazio infinitamente, perché me le ricorda moltissimo. Io non le ho più cambiate con nessun altra ricetta!
(A questo link potrete trovare anche la descrizione del procedimento con l'impastatrice e con il Bimby).

INGREDIENTI (per 30-40 pizzette a seconda delle dimensioni che gli darete)

500 gr. di farina di cui 250 00 e 250 Manitoba
60 gr di olio extra vergine oliva
35 gr. di zucchero (vedi nota sotto)
15 gr. di sale
1 cubetto di lievito di birra o una bustina di lievito disidratato (si può ridurre aumentando i tempi della lievitazione)
220 gr. di acqua

Passata di pomodoro, sale, olio e origano
Formaggio (scamorza, mozzarella - ben strizzata)
Altre farcie a piacere.

PROCEDIMENTO
Sciogliere il lievito in poca acqua prelevata dal totale.
Setacciare la farina e lo zucchero in una ciotola, aggiungere poco per volta i liquidi e l’olio, iniziare ad impastare e per ultimo inserire il sale.
Compattare la pasta facendo una palla e far lievitare almeno un’ora e mezza.

Riprenderla e stenderla col mattarello ad uno spessore di 0,5 cm circa (sono belle cicciosette ma è il loro bello) e con un coppa pasta (io ho usato per i cerchi un bicchiere con i bordi infarinati) fare dei tondini.
Appoggiarli tutti su una teglia coperta di carta forno, condire col pomodoro, il formaggio e , se volete, aggiungete la farcitura preferita.
Spolverare con il sale , filo d'olio e origano.


Lasciar lievitare ancora un’ora abbondante.

Infornare a 220 gradi per 15-20 minuti in base al vostro forno, ventilato se avete doppia teglia, altrimenti statico (Io ho il forno solo statico e inforno una teglia per volta).

NOTE
- lo zucchero può sembrare molto per delle pizzette, ovviamente potete ridurlo, ma il contrasto dolce/salato è la caratteristica di questo impasto, che appunto è definito "da rosticceria".
- Con i ritagli di pasta avanzati si possono formare delle palline per ottimi panini da buffet, che qui ho farcito con semi di sesamo e di papavero dopo aver spennellato con poco latte.


- Con l'impasto si possono fare anche delle forme "a tema", come ho fatto io a Natale dell'anno scorso e come rifarò quest'anno. 


- IMPORTANTE:
Se volete preparare l'impasto in anticipo perché pensate di non avere tempo di seguire tutti i passaggi consecutivamente, o semplicemente per comodità,  potete fare anche cosi:
una volta terminata la prima lievitazione potete congelare l'impasto sia cosi com'è, ben avvolto nella carta forno, sia già coppato (in quest'ultimo caso mettete le pizzette ancora senza farcia su un vassoio che possa entrare in freezer giusto il tempo che si congelino, poi potete trasferirle in un sacchetto per il gelo).
Sei sette ore prima di doverle preparare (tipo la sera, prima di andare a nanna, se le volete per il pranzo del giorno dopo), passate l'impasto in frigorifero e lasciatelo lì tutta la notte o comunque circa 8 ore.
Una volta terminata la fase frigo, si prende, si coppa (se non lo si è fatto prima), si condisce secondo le preferenze, si prosegue come da ricetta (seconda lievitazione e cottura).

E buona festa ;)
Elena